Questi punti sono fondamentali e sono applicabili allo sviluppo personale sia a casa che a scuola. Noi cerchiamo di aiutare i ragazzi diventare autonomi, riflessivi e attenti offrendo un allenamento in un ambiente amichevole e sicuro nel quale si possano sviluppare competenze sociali e personali.
Non è l’ennesima disciplina da combattimento, nella quale i ragazzi corrono il rischio di farsi male!
In Giappone, il Kendo è praticato nelle scuole (e nei club dopo la scuola) non solo per il grande valore che ha una sana educazione fisica ma anche perché attraverso l’uso della spada la persona possa sviluppare se stessa. Anche alcuni studi effettuati in paesi del nord Europa hanno confermato che i bambini che fanno arti marziali ottengono risultati migliori a scuola.
Nella pratica del Kendo si usa uno Shinai (spada composta da quattro canne di bambù) ed il corpo viene protetto da una speciale armatura chiamata Bogu (formata da maschera, corpetto, guanti e paraventre) ed è bene chiarire subito che è la disciplina con il minor
numero di infortuni.
In questa disciplina esistono competizioni perché, anche conservando un aspetto marziale e filosofico, non viene escluso il lato sportivo. Campionati Italiani, Europei e Mondiali sono infatti tenuti con cadenze regolari.
Il nostro direttore tecnico è un’atleta della Nazionale e partecipa tutt’ora ai campionati Nazionali, Europei e Mondiali.
Nel corso dei bambini l’insegnamento parte dallo studio del movimento del corpo, consentendo di sviluppare e migliorare le capacità motorie fondamentali quali equilibrio e coordinazione che unite ad elasticità, resistenza e forza portano i giovani a crescere in maniera sana. La spada diventa quindi strumento per sviluppare queste capacità e l’armatura, indossata solo dopo aver dimostrato l’apprendimento delle basi, consente uno studio ulteriore permettendo ai bambini, in maniera sicura e protetta, di migliorare quelle caratteristiche che vi sono state descritte nella introduzione.