Kendo: l’arte della spada giapponese
Il Kendo (剣道) che letteralmente significa Via della Spada (da 剣 Ken=Spada e 道 Do=Via ) è l’arte marziale giapponese per eccellenza ed è, insieme al Sumo, la più antica. Deriva direttamente dal Kenjutsu usato dai samurai. Il Kendo è chiamato anche scherma giapponese.
La pratica si fa con uno Shinai (spada giapponese composta da quattro canne di bambù) in sostituzione della Katana, il corpo viene protetto da una speciale armatura chiamata Bogu (formata da maschera, corpetto, guanti e paraventre) ed è bene chiarire subito che è la disciplina con il minor numero di infortuni.
Le origini della spada o scherma giapponese
La scherma giapponese affonda le sue radici nel periodo Kamakura (1185-1233) nel quale l’uso della spada assieme all’equitazione e al tiro con l’arco erano le arti praticate dai principali clan militari; è in questo periodo che il kendo viene parecchio influenzato dal Buddhismo Zen.
Durante il periodo Tokugawa (1603-1868) le tecniche di battaglia si sono man mano trasformate in una via filosofica, ma senza perdere lo scopo del combattimento. La spada vera (katana) è stata sostituita prima da una spada di legno (bokuto) e poi da una spada elastica di bambù (shinai).
Durante la prima metà dell’epoca Showa (1926-1989), vista la sua storia e la sua evoluzione, considerato il metodo pratico di allenamento ed unito al fatto che le tecniche di combattimento avevano aspetti facilmente applicabili ad altre tecniche di combattimento fu considerato un metodo di allenamento militare da far praticare a tutti i giapponesi.